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Immobili soggetti a "vincolo indiretto": trattamento fiscale
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 111/2016 pubblicata in G.U. il 25.05.2016, ha trattato nuovamente il tema del differente trattamento fiscale tra gli immobili di interesse storico o artistico e quelli sottoposti a prescrizioni di tutela indiretta, escludendo questi ultimi dalle agevolazioni fiscali previste per gli immobili a "vincolo diretto".
I giudici costituzionali hanno infatti dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma poichè per il bene con "vincolo diretto" oggetto di protezione è direttamente il bene stesso; mentre per il bene con "vincolo indiretto", e dunque solo indirettamente vincolato, oggetto di protezione non è il bene stesso ma è il contesto ambientale o di prospettiva nel quale l'immobile di interesse si inserisce.
Tuttavia, la sentenza afferma anche che "Ciò non esclude naturalmente che, tenuto conto della particolare condizione dei beni soggetti a vincolo indiretto, lo stesso legislatore possa, ove lo ritenga,opportuno nell'esercizio della sua discrezionalità. prevedere per essi distinte e proporzionate forme di agevolazione fiscale".
Regime fiscale IRPEF per edifici storici, anche se il vincolo è solo sul portale
La Corte di Cassazione, con Ordinanza n. 4244/2016, ha riconosciuto il regime agevolato dei fabbricati storici anche per le imposte sui redditi nel caso in cui il vincolo "diretto" sia motivato solamente da una porzione dell'edificio come, per esempio, la facciata o il portale d'ingresso. Si ricorda che, in passato, la Corte si era già espressa favorevolmente in materia di imposta di registro (sentenza n. 12024/2006) nonché di I.C.I. (sentenza n. 11794/2010).
Ancora dubbi di costituzionalità norma abrogativa regime di favore
Si segnala che nuovamente è stato pubblicato sulla G.U. Speciale Corte Costituzionale n. 8 del 24.02.2016 un atto di promovimento davanti alla Corte Costituzionale in seguito all'Ordinanza n. 29 del 1.12.2015 emanata sempre dalla C.T.P. di Novara. Questa volta, la Commissione dovendo decidere su una richiesta di rimborso di IRPEF di somme non dovute per il periodo d'imposta 2013 (anno nel quale il regime speciale per gli immobili storici non era più in vigore per effetto della abrogazione operata dalla Legge n. 44/2012) ha sospeso il giudizio e ha deciso di rimettere al giudice delle leggi la questione relativa alla presunta incostituzionalità della parte della legge citata allorqaundo ha espressamente abrogato il comma 2 della Legge n. 413/1991. In particolare, si afferma che "i commi 5-quater e 5 sexies, sostituendo il regime fiscale riservato agli immobili vincolati con uno meramente agevolato (riconducendolo, cioè nel campo della semplice agevolazione), di fatto elimina la distinzione sostanziale fra la categoria degli immobili di interesse storico o artistico (...) e quella degli altri immobili, determinando con ciò una evidente violazione dell'art. 9 della Costituzione ponendosi in contrasto con il principio di tutela a carico della Repubblica della tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione".
Emanate le linee guida per il miglioramento dell'efficienza energetica
Il Ministero dei Beni Culturali ha presentato nell'ottobre del 2015 le Linee di Indirizzo per il miglioramento dell'efficienza energetica nel patrimonio culturale. Questa guida, disponibile in formato digitale sul sito del MIBACT, fornisce indicazioni per la valutazione e il miglioramento della prestazione energetica del patrimonio culturale tutelato; si sottolinea che la guida non prescrive metodologie a carattere vincolante, in considerazione sia delle peculiarità dei beni interessati sia della naturale evoluzione nel tempo delle tecnologie adoperate e dei futuri aggiornamenti normativi, ma può solo guidare l'intelligenza e la sensibilità del personale e dei progettisti per il raggiungimento istituzionale della protezione e conservazione del patrimonio culturale, ottimizzando, laddove possibile, il livello di prestazione energetica.
Scheda sinottica in materia di mitigazione del rischio sismico beni culturali
A partire dal mese di settembre 2015, a seguito della Circolare n. 15 “Disposizioni in materia di tutela del patrimonio architettonico e mitigazione del rischio sismico”, emanata dal Ministero dei beni culturali, per le istanze di autorizzazione ai sensi dell’art. 21 del D. Lgs. n. 42/2004 e s.m.i.- Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, alla documentazione progettuale presentata alla Soprintendenza per il rilascio delle autorizzazioni per gli interventi di Miglioramento sismico e Manutenzione straordinaria (di cui al D.P.R. n. 380/01) sul patrimonio architettonico tutelato ai sensi della Parte Seconda del Codice, dovrà essere allegata una scheda sinottica dell'intervento. La compilazione della scheda da parte dei progettisti è diretta alla conoscenza della vulnerabilità del patrimonio, rappresentando “(…) una sintesi finalizzata ad evidenziare l'approccio progettuale adottato secondo quanto previsto dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 febbraio 2011 (…)” e costituendo quindi uno strumento di conoscenza di primaria importanza.
Ricordiamo che il Ministero, nell’ambito delle attività di prevenzione del rischio sismico del patrimonio culturale, aveva già emanato la Circolare n. 26/2010 riguardante le “Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del Patrimonio culturale allineate alle nuove Norme Tecniche per le costruzioni (D.M. 14/2008”).